domenica 27 febbraio 2011

Antichi mulini

I mulini ad acqua facevano da cornice ai corsi d’acqua, che limpidi e traboccanti fluivano sui ciottoli colorati. Le enormi ruote con le pale in legno e la macina di pietra, costituivano il cuore palpitante del mulino. Costruzioni in pietra e in legno, disseminate lungo i corsi d’acqua, i mulini erano centri essenziali dell’economia antica.
La gente si rivolgeva ai ‘carrttir’ o caricava gli asinelli con i sacchi di grano e granturco e per le viottole strettissime giungeva sino ai mulini, dove veniva accolta con bontà d’altri tempi dal mugnaio. Macinate le granaglie si faceva ritorno a casa con la farina che veniva impiegata per confezionare il pane, la pasta e i biscotti.
Tra fiotti d’acqua e cigolii di ruote appariva la figura del mugnaio, imbiancato di farina dalla testa ai piedi, abilissimo nel suo mestiere e ben istruito.
I ‘carrttir’ ossia i carrettieri erano figure dell’economia antica del paese, con le maniche rimboccate spingevano il carretto, sul quale trasportavano alle cantine quei barilotti di vino allungati come un sigaro mozzo alle estremità, o portavano sacchi di farina alle botteghe e sacchi di grano al mulino. Oltre ad essere carrettiere ‘Musriello’ aveva un calesse per il trasporto delle persone, d’una semplicità antica con due lunghe e forti stanghe che posavano da una parte su due ruote alte, e dall’altra, in linea orizzontale, sul dorso d’una giumenta morella, con un’incollatura, una testa, un tutt’insieme che ricordava i cavalli dell’arte antica.

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